Il terrorismo del denaro. Prospettive interculturali |
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di Robert Vachon Introduzione 1. Il denaro non è neutro, né universale 2. Di quale denaro intendiamo parlare? a) Il denaro corrente, ufficiale, che è chiamato legale b) Il paneconomicismo c) Il denaro come rappresentazione umana Sezione prima: Il terrorismo del denaro 1. Terrorismo del denaro? 2. Alcuni nomi del terrorismo del denaro 3. Forme, dimensioni e manifestazioni del terrorismo del denaro a) Karl Polanyi b) Dominique Temple c) Vandana Shiva d) Veronika Bernholdt-Thomsen e Maria Mies e) Majid Rahnema Sezione II. Alternative interculturali 1. Introduzione a) Alternative radicali b) Alcuni avvertimenti 2. "Uscire dall'economia" e "demonetizzare la cultura" a) Al di là della moralizzazione del sistema dello sviluppo b) Al di là della semplice lotta contro la povertà e per lo sviluppo c) Demonetizzare la cultura 3. Alcune alternative interculturali al denaro a) Riappropriarsi della creazione del denaro nonché del mercato come luogo di incontro; riscoprire l'incommensurabilità della Vita e della Realtà b) Prendere coscienza della distinzione fondamentale fra impiego e lavoro c) Semplicità volontaria e conviviale: l'archetipo della povertà d) La prospettiva della sussistenza in luogo di quella del profitto e) Al di là dell'economia di scambio: l'economia di reciprocità del "due terzi mondo" secondo Dominique Temple 4. Excursus di approfondimento sulla reciprocità comunitaria a) Parentela ecumenica e radicamento ancestrale b) Dono, gratuità, grazia (incommensurabili) c) Ontonomia e Realtà cosmoteandrica "L'uomo, si interroga Vachon, non ha forse il diritto fondamentale e innato di vivere senza denaro? Il denaro non ci salverà, perché proprio il denaro è il problema. Più ci sarà abbondanza di denaro nelle nostre tasche, nelle nostre banche e nel nostro Prodotto Nazionale Lordo, più ci sarà impoverimento e miseria del nostro essere in tutte le sue dimensioni (cosmica, umana e divina)". La riflessione di Vachon ci conduce lungo le strade che hanno portato alla monetizzazione delle nostre vite, ma anche lungo i sentieri che tentano di allontanarsi da questa schiavitù, puntando verso le terre della reciprocità comunitaria e dell'economia del dono. Le alternative non possono venire solo dall'Occidente. E' necessario mettersi all'ascolto di altre culture, che continuano a vivere su basi fondamentalmente diverse da quelle dello sviluppo e del denaro.
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