Le vie della moneta |
di Bruno Amoroso
I percorsi del commercio e della moneta sono stati studiati e descritti dagli storici dell'economia come luoghi dell'incontro e della socializzazione, laddove esperienze, saperi, tradizioni e culture si in-contrano e condividono, mediante lo scambio, il presente e le aspirazioni. La via della seta è stata, nei secoli, uno di questi luoghi. Ad un certo punto della storia le cose cambiano. Il commercio e la moneta non sono più forme e mezzi di socializzazione e di scambio di beni prodotti, ma fonte di potere e d'arricchimento. La moneta in particolare, da facilitatrice dello scambio tra "colture e culture" che è l'essenza del commercio, diviene essa stessa merce con l'obiettivo unico dell'arricchimento. Da questa deformazione del commercio e della moneta nasce il capitalismo mercantile con le sue spinte predatrici e capaci di trasformare tutto in "merce", anche la vita delle persone come avviene con il "commercio degli schiavi". Oggi esistono, accanto alle vie della seta ed ai mercati, le vie della moneta ed i mercati finanziari che, come metastasi, penetrano nelle economie reali stravolgendole. Questa "grande trasformazione" e le sue conseguenze non sono sfuggite all'attenzione agli osservatori europei più attenti, e gli studi recenti sulle vie della moneta e della finanza ci consentono di capire le cause dei malesseri ed agonie dei nostri mercati e delle nostre società (Bruno Amoroso). Bruno Amoroso è docente di Economia internazionale all'Università di Roskilde, presidente del Centro Studi Federico Caffè, preside della facoltà della Mondialità dell'Università del Bene Comune, codirettore della rivista "InterCulture". Tra le sue pubblicazioni: Della globalizzazione (1996); L'Apartheid globale (1999); Europa e Mediterraneo (2000); La stanza rossa. Riflessioni scandinave di Federico Caffè (2004). |