di Derek Rasmussen 1. Valori monetizzati 1.1. Incidenti stradali: evviva! 1.2. La motivazione 1.3. L'equivalente sociologico della fissione dell'atomo 1.4. Paura e scarsità 1.5. Le fibre della fiducia 1.6. Il denaro 1.7. L'antidoto: Studiare l'uomo ricco 2. Valori non monetizzabili 2.1. Infrangere la dipendenza: ricuperare il nostro tempo di vita 2.2. Recuperare le tradizioni 2.3. L'amore: pane e generosità 2.4. Un 'luogo' = cultura + natura 2.5. Un 'luogo': avere stima e rispetto per coloro che ci ospitano 2.6. Un 'luogo': diventare indigeni 2.7. Il cibo 2.8. Come andare avanti? Il nostro sistema di mercato butta a mare milioni di esseri umani, e poi mandiamo i nostri laureati a salvarne qualcuno: è ciò che il capo inuit Sheila Watt-Cloutier chiamava "la sindrome del salvatore". Strappiamo via qualche filo dal cappio posto intorno al collo della vittima, ma non cerchiamo mai di conoscere l'identità del carnefice. Guardiamoci nello specchio. Il cappio è l'economia; il carnefice siamo noi. Noi, il 20% privilegiato della popolazione del mondo, divoriamo l'80% delle sue risorse. Il 20% che rimane va all'80% della popolazione. Il mondo non soffre per un problema di povertà, soffre per un problema di ricchezza. Se la popolazione urbana d'Europa e d'America "riducesse il più drasticamente possibile la propria produzione di rifiuti e i propri livelli di consumo", questo sarebbe "il miglior contributo per la vita della gente del Sud del mondo", dice l'attivista messicano-zapoteco Gustavo Esteva. Qual è l'antidoto? Ricuperare i "valori non monetizzabili": la natura, la parentela, gli amici, il sangha. La parentela con i nostri fratelli e sorelle umani come la parentela con la natura, gli animali, le piante, gli insetti, il vento, le creature, il mare, la terra. In poche parole, la dimensione comunitaria nel senso dell'ecumene, la fiducia cosmica, la gratuità (Derek Rasmussen). Derek Rasmussen milita per la pace e insegna meditazione. Da più di dieci anni vive nel territorio inuit del Nunavut e lavora come consulente politico presso gli inuit. È l'autore di La sociètè inuit menacèe de dissolution par l'ècole et l'argent (versione inglese: Dissolving Inuit society through education and money) [La società inuit rischia di essere distrutta dalla scuola e dal denaro], in "Interculture", n. 139, Octobre 2000, pp. 64.
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