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Venerdì 19 maggio 2017 ore 20.45
presso il Centro Natura - Sala del camino

via degli Albari 4/a - Bologna

 

collana InterCulture
già rivista dell’Istituto Interculturale di Montreal

presentazione del volume:

Vie di pace
 
intervengono:
Arrigo Chieregatti
direttore della collana

Antonio Genovese
pedagogista
 
Pace è consuetudine e scambio di vita fra gli uomini:
dalla famiglia al clan, al popolo, alla moltitudine delle genti.
Un cammino faticoso, perché l'uomo trova difficile
non mettersi al primo posto
considerando gli altri come vassalli.
Molte sono le vie della pace.
Questo volume ne esplora alcune.

 
scarica il programma dettagliato
 
Notizie brevi (dal n. 12) PDF Stampa E-mail
a cura di Patrizia Picchietti

«L'apporto delle altre culture al problema della giustizia nel mondo»
Intervento di Arrigo Chieregatti all’Incontro lombardo del movimento Bilanci di Giustizia, Castione della Presolana (Bergamo), agosto 2008.
Il movimento Bilanci di Giustizia si compone di gruppi, anche numerosi, di famiglie che hanno l'intento comune di controllare le proprie spese quotidiane e di indirizzarle verso prodotti che siano volti a far crescere una vita sostenibile.  Dovendo parlare di giustizia nel mondo è stato affrontato il tema dei Diritti umani; poiché un numero della rivista è dedicato proprio a questo, è stato richiesto un intervento del direttore responsabile della rivista Arrigo Chieregatti. Come spesso accade, i presenti ignorano l’esistenza di altre Carte dei diritti dell’uomo (africana, araba, islamica, dei popoli indigeni) e sono abituati a considerare la Dichiarazione del 1948 come unica e universale. Chieregatti fa notare che altre culture pongono altri punti di vista e altri valori alla base del riconoscimento della dignità umana e del sostegno alla vita non solo dell’uomo, ma anche del Tutto che ci circonda. Il dialogo è ormai indispensabile, perché nessuna cultura, da sola, è in grado di trovare risposte e dare soluzioni ai problemi di oggi.

«I frutti amari della Globalizzazione»
Relazione di Bruno Amoroso al 66° corso di Studi cristiani, Cittadella cristiana, Assisi, agosto 2008.
Il contributo di Amoroso ha approfondito gli effetti della finanza sulla vita delle persone, delle istituzioni e delle comunità prospettando possibili sentieri di liberazione attraverso la demonetizzazione dei rapporti economici e sociali e l’inaridimento dei flussi della finanza nell’economia mondiale.

«Immaginare, condividere ed agire. Le alternative alla Globalizzazione»
Contributo di Bruno Amoroso alla Sessione autunnale di lavoro della Facoltà della Mondialità, Università del Bene Comune, Sala Pintor, Roma, settembre 2008.

«La terra globalizzata»
Relazione di Bruno Amoroso alla Festa dei popoli dedicata al tema: La terra non sarà distrutta: l’Uomo inedito la salverà, Eremo di Ronzano, Bologna, settembre 2008.

«La malattia, la morte, la vecchiaia, la povertà: apporti di altre culture»
Intervento di Arrigo Chieregatti a un incontro di formazione del personale sanitario, Asl Imola-Castel San Pietro Terme, ottobre 2008.
Castel San Pietro Terme, con una serie di seminari intitolati «Percorsi di cura», sta affrontando problematiche e riflessioni che emergono dal lavoro dell'équipe dell'Hospice, come lavoro di formazione del proprio personale e di tutti coloro che sono coinvolti nel rapporto con i malati terminali. In questo ambito, il seminario «Cure di fine vita e direttive anticipate» ha visto come relatore Arrigo Chieregatti. Partendo dal testamento biologico visto non come scelta morale ma come scelta culturale, che porta verso altri orizzonti, si è arrivati a parlare dell'esperienza della morte nelle varie culture. Da questo è emersa l'esigenza di favorire un rispetto verso la cultura con cui siamo chiamati a dialogare, prevedendo che esistano delle norme comportamentali, ma che non necessariamente si debba avere la pretesa che l'esperienza della morte passi per tutti solo attraverso le nostre strutture sanitarie. La conoscenza dell'altro ci può aiutare ad intraprendere percorsi di cura più umani e più rispettosi dell’altro.

«L'intercultura  in Italia, in Europa, nel mondo»
(Arrigo Chieregatti)
«Aprire la scuola al pianeta. L’Università del Bene Comune» (Bruno Amoroso)
Interventi al Convegno nazionale su: La scuola che non c’è. Società del sapere, intercultura, globalizzazione: un legame da ricomporre, 2° Istituto comprensivo di Brescia, ottobre 2008.
«La scuola che non c’è» è il titolo del libro presentato al convegno, che illustra il cammino svolto da un gruppo di ricerca/azione composto da una trentina di insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado del 2° Istituto Comprensivo di Brescia. Animatori sono stati la dirigente dell’Istituto Angela Battagliola, in collaborazione con il prof. Paolo Perticari ed  un gruppo di ricercatori dell’Università di Bergamo. Un’esperienza sperimentale costruita sull’impegno volontario di maestre e ricercatori, ma che è riuscita tuttavia a creare nella scuola un luogo vero di educazione e di incontro interculturale.
Il percorso educativo è stato illustrato da numerosi esempi di metodo didattico dialogico tra allievi e maestre, di grande efficacia. Racconta una maestra, ad esempio: ho mostrato tre immagini (una torta, un bambino che piange e un bambino che mangia la torta) a bambini di paesi diversi, chiedendo loro di metterle in sequenza. I bambini italiani hanno messo l’immagine del bambino che piange dopo quella del bambino che mangia la torta: «Piange perché ha mangiato troppo», dicono. I bambini di altri paesi hanno indicato prima il bambino che piange, perché ha fame, poi la torta ed infine il bambino che mangia la torta.
L’insegnamento che se ne ricava è che non c’è errore, da parte di nessuno. Si tratta di punti di vista diversi, egualmente legittimi. La ridefinizione del concetto di errore in un contesto interculturale è la prima cosa che i bambini e le maestre hanno appreso insieme. Non c’è una verità da trasmettere con l’insegnamento, ma molte verità da ricercare insieme per acquisirle o per trasformarle. Un’acquisizione utile per tutta la didattica in generale, anche tra bambini italiani, ciascuno dei quali è portatore di esperienze e storie familiari diverse che si riflettono sui punti di vista. Capire il perché dell’«errore» significa declassificarlo in quanto tale, e scoprire le ragioni del diverso punto di vista nel caso in cui se ne voglia impedire la riproduzione (il bambino piange perché ha fame). È la verifica, si scrive nel libro, «della pratica dell’insegnamento conversazionale» che ha reso possibile «accogliere gli alunni come persone pensanti», interrogandosi «sul come e non sul che cosa insegnare, sul come e non sul che cosa si apprende, sul come e non sul che cosa si valuta», e attualizzando «l’apprendimento-insegnamento a partire dalla scuola di ciascuno».

«Dalla globalizzazione alla mondializzazione: scenari delle nuove forme di organizzazione economica, sociale e politica»
Contributo di Bruno Amoroso al Seminario di Studi su: Il nostro destino. Globalizzazione, persone e comunità, Summer School, Manfredonia, Aula Magna di Economia, ottobre 2008.
Al seminario ha partecipato anche Pietro Barcellona, del Comitato scientifico della rivista InterCulture, con una relazione sul tema: «La crisi dell’Occidente. Europa e Stati Uniti alla resa dei conti».

«L'intercultura,  problema e ricchezza del Mediterraneo»
Intervento di Arrigo Chieregatti al Convegno internazionale Sudeuropa-Nordafrica, Provincia di Iglesias-Carbonia, ottobre 2008.

«La diffidenza di fronte al diverso» e «Porta aperta alle altre culture»
Relazioni di Arrigo Chieregatti al Seminario organizzato dal Centro di formazione del volontariato di Modena, novembre 2008.
Sul fronte del volontariato, l'Emilia Romagna è molto attiva nel lavoro di formazione del personale preposto a questo servizio. In particolare il Centro di Formazione del Volontariato di Modena ha intrapreso, nel corso di quest'anno, molti incontri e seminari. Arrigo Chieregatti è stato invitato più volte ad intervenire sul tema, nel tentativo di far emergere una nuova concezione del volontariato e una diversa percezione del compito che il volontario si sente chiamato a svolgere. Chieregatti ha fatto riferimento al n. 8 della rivista («Cooperazione allo sviluppo: un “cavallo di Troia”?»), che affronta il tema sul piano della cooperazione internazionale, ma include riflessioni significative sugli atteggiamenti di fondo di qualsiasi rapporto con l’«altro».

«Senza l'Altro l'uomo non è uomo»
Intervento di Arrigo Chieregatti alla prima sessione del convegno: Diventare il presente. Testimonianze a dialogo: Hermann Hesse, Raimon Panikkar e noi, Palazzo Sormani, Milano, novembre 2008.
Il convegno, dedicato ad Hermann Hesse, si è svolto con la partecipazione di varie discipline: musica, danza, filosofia, psicoanalisi, fisica, poesia. Il tema ha voluto mettere in gioco la possibilità che la contaminazione tra arti e scienze, razionalità e intuizione portino ad un necessario cambiamento per ricostruire la rete invisibile che rende gli essere umani inseparabili dal cosmo e dal divino. Arrigo Chieregatti è stato invitato a tenere una relazione sulla necessità costitutiva dell’Altro e la contemporanea sua impossibile completa conoscenza. Patrizia Gioia, coordinatrice del convegno, che da tempo segue InterCulture, ha messo in risalto l’apporto della rivista a una riflessione su questi temi che voglia essere interculturale, interdisciplinare e dialogica.

«Aspetti economici, politici e culturali del problema del debito»
Contributo di Bruno Amoroso alla Giornata di formazione. Roma XVI con l’Africa, Roma San Pancrazio, novembre 2008.