I movimenti autonomisti del Messico. La Comune di Oaxaca |
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di Gustavo Esteva* 1. Che cosa non è l’APPO 2. Un movimento di movimenti 3. La partecipazione dei popoli indigeni 4. Il movimento popolare urbano 5. Le vie dell’APPO 6. La pentola e il vapore 7. Le prospettive dell’APPO 8. Ridefinizione dello zapatismo 9. Speranza * Gustavo Esteva è un attivista di base e un intellettuale de-professionalizzato. Vive in un piccolo villaggio zapoteco ad Oaxaca (Messico). Collabora con il Centro de Estudios y Diálogos Interculturales (CEDI) e con l’Universidad de la Tierra ad Oaxaca, e con varie organizzazioni e reti nazionali e internazionali. Scrive regolarmente sul quotidiano nazionale La Jornada. Fra i suoi libri ricordiamo: Grassroots Post-Modernism. Remaking the Soil of Cultures (in collaborazione con Madhu S. Prakash), Zed Books, London/New York 1998; Escaping education: learning as living at the grassroots (in collaborazione con Madhu S. Prakash), Peter Lang Publishing, New York 1998; Celebration of Zapatismo, Multiversity & Citizens Internacional, Penang 2004 (trad. it. Elogio dello zapatismo, Lucca Libri edizioni, Lucca 2006). Nella stesura di questo saggio, l’autore ha utilizzato e rielaborato alcuni suoi articoli pubblicati dal quotidiano La Jornada negli anni 2006-2007 e altri suoi scritti precedenti, fra cui in particolare: «The Asamblea Popular de los Pueblos de Oaxaca, APPO: A Chronicle of Radical Democracy» (in Latin American Perspectives, n. 152, gennaio 2007); «Oaxaca: The Path to Radical Democracy» (in Socialism and Democracy, vol. 21, n. 2, luglio 2007); «Oaxaca Commune and Mexico’s Autonomous Movements» (in Antipode, giugno 2008). Fonte: http://www.ludd.net/retort/msg00995.html . |