di Luigi Arnaboldi

Come «Associazione Interculture» siamo convinti che non sia sufficiente pubblicare una rivista per esaurire le implicanze di un dialogo tra le culture. La rivista ha così da diventare un punto di partenza per gli inevitabili approfondimenti e le necessarie attualizzazioni nel contesto italiano. Ecco perché tra i nostri obiettivi c’è anche quello di creare occasioni di incontro proprio a partire dalla rivista.
Siamo inoltre convinti che solo il lettore può rendere vivo il testo di una rivista. Tanti più sono i lettori, e tante più sono le occasioni di dialogo tra di loro, tanto più la realtà interculturale potrà essere approfondita ed esprimersi dentro delle situazioni concrete, in particolare nel nostro contesto culturale italiano dove operiamo.
A questo fine presentiamo ogni numero della rivista in più contesti e cerchiamo sempre più occasioni di incontro coi lettori. Attualmente ci stiamo movendo su queste direttive:

1. incontri di presentazione del numero della rivista;
2. uno o più seminari pomeridiani di approfondimento.

Incontri di presentazione
Come per gli altri numeri, anche per il numero 3 della rivista, «Diversità di culture educative », l’incontro di apertura si è svolto presso la Libreria Feltrinelli di Bologna (6 dicembre 2005), con interventi di Achille Rossi (direttore rivista l’Altrapagina), Arrigo Chieregatti  (Università di Bologna), Rita Monticelli (Università di Bologna), Bruno Amoroso (Università di Roskilde, Danimarca). Il Direttore Responsabile della rivista, Arrigo Chieregatti, da ottobre a gennaio ha poi presentato il numero 3 della rivista in diverse occasioni, nella provincia di Bologna e in varie città; ricordiamo qui le più significative: Venezia, Pesaro, Ancona, Milano, Udine.
Tutti questi incontri hanno rivelato un grande interesse da parte dei partecipanti non solo per gli aspetti educativi implicati nel numero 3, ma soprattutto per le tematiche interculturali in genere.  In tutti i casi è emersa la necessità di ulteriori approfondimenti che ci hanno indotto a cercare di programmare successivi incontri di presentazione per ogni nuovo numero della rivista. Stiamo dunque operando perché nascano dei gruppi di lettori che periodicamente si incontrino per approfondire e attualizzare nel contesto italiano gli stimoli che di volta in volta la rivista dona.

Seminari di approfondimento
Nella zona di Bologna, dove attualmente risiede la maggioranza degli abbonati, sono stati organizzati anche dei seminari pomeridiani di approfondimento. Il 22 gennaio il seminario si è svolto a Casalecchio presso la «Casa della Solidarietà» (zona ovest della città), e il 19 febbraio presso l’Associazione «Il Melograno» (zona est della città).
Dopo una breve introduzione al tema della rivista sulla «Diversità di culture educative », è stata presentata una scheda con vari spunti di approfondimento. I partecipanti sono stati poi divisi in piccoli gruppi che, con la guida di moderatori, hanno approfondito le varie tematiche. A conclusione ci si è ritrovati tutti assieme per una messa in comune delle riflessioni: ogni gruppo ha presentato due «parole chiave» che sintetizzassero gli argomenti svolti. Questo metodo ha permesso di descrivere quanto vasta ed estesa sia l’educazione: una realtà che ingloba tutta l’esistenza e che non può essere confinata in nessuna «sede» specifica perché, appunto, coinvolge tutti e tutto. I partecipanti, anche alla luce di questa conclusione, hanno espresso il desiderio di incontrarsi ancora per successivi approfondimenti.

Prospettive per il futuro
Gli incontri di presentazione del numero 3 hanno permesso di entrare in contatto con un numero rilevante di persone. Il frutto di questo lavoro si concretizzerà anche nella pubblicazione di un quaderno di approfondimento.
Per il prossimo futuro pensiamo inoltre di organizzare dei convegni dei lettori. Si sta anche pensando a forme di accompagnamento della ricerca personale (segnalazione di competenti «tutor») per chi volesse approfondire talune tematiche dell’intercultura.
Siamo impegnati a diffondere sempre più questa rivista anche in altre zone italiane. Ci rendiamo così disponibili a presentare la rivista ove richiesto. Privilegeremo, comunque, quelle realtà dove c’è già un’associazione, o un gruppo di persone tali che possano garantire una continuità di impegno. Il sogno resta quello di vedere sorgere attorno alla rivista gruppi di lettori che in diverse città si incontrano periodicamente a dialogare sui contenuti che di volta in volta la rivista propone.