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Venerdì 19 maggio 2017 ore 20.45
presso il Centro Natura - Sala del camino

via degli Albari 4/a - Bologna

 

collana InterCulture
già rivista dell’Istituto Interculturale di Montreal

presentazione del volume:

Vie di pace
 
intervengono:
Arrigo Chieregatti
direttore della collana

Antonio Genovese
pedagogista
 
Pace è consuetudine e scambio di vita fra gli uomini:
dalla famiglia al clan, al popolo, alla moltitudine delle genti.
Un cammino faticoso, perché l'uomo trova difficile
non mettersi al primo posto
considerando gli altri come vassalli.
Molte sono le vie della pace.
Questo volume ne esplora alcune.

 
scarica il programma dettagliato
 
Sostare nella contraddizione PDF Stampa E-mail
di Patrizia Gioia*

Il tentativo è di portare a dialogo con i presenti quella che è stata la mia esperienza di nuovi punti di vista appresi dalla lettura di InterCulture e nei successivi seminari tenuti a Bologna e a Milano.
Credo che il sentirsi senza più punti di riferimento sia uno dei più straordinari momenti, per dirla alla Freud e alla Rilke, «perturbante», proprio nella doppia significanza della parola, dove il terribile è anche l’inizio della bellezza e di un «aperto» sguardo.
E già qui possiamo intuire che solo E/E e non più O/O dovrà essere il nostro nuovo punto di vista da allenare: quel salvifico «saper sostare» nella contraddizione.
In fondo tutti noi abbiamo fatto esperienza sin da bambini che… ci piacevano il Sandro e anche il Franco, anche se i grandi poi ci avrebbero obbligato a sceglierne uno solo, e perché poi?!
Così simpaticamente e seriamente tento subito, all’inizio di serata, di  «spiazzare» gli altri allo stesso modo in cui mi sono sentita spiazzata io, quando in un seminario tenuto da Arrigo Chieregatti, co-direttore di InterCulture, ho potuto scoprirmi allegramente ignorante nel notare la differenza di immaginario culturale: invece che il nostro leone, re della foresta, in altra cultura è il camaleonte l’animale associato all’uomo forte e sicuro di sé, perché solo chi sa adattarsi all’altro senza perdere se stesso, si salva la vita!
Tanti nuovi punti di vista: i diritti «universali!?» dell’uomo; la visione sconcertante di una giustizia che chiama in causa la responsabilità della comunità; la parola che crea realtà, come la differenza tra individuo (uomo separato e trasformato in prodotto) e  persona (essere umano in una sacra e fertile inter-in-dipendenza)... Punti di vista che via via entrano in dialogo, interessano, stupiscono, incuriosiscono, facendo sorgere domande ed aizzando sterili difese, tentativi di dimostrare la nostre superiorità, chè attaccarsi al noto e al conosciuto è pur sempre caratteristica umana!
Alla fine devo dire che ne usciamo sempre tutti arricchiti (qualcuno dicendo che il mondo non cambierà mai!, qualcun altro dicendo che non è ancora pronto per questo «troppo grande passo», qualcuno invece consapevole che il compito spetta proprio a lui iniziarlo), confermando, se mai ce ne dovesse essere ancora bisogno, che se riusciamo almeno ad iniziare a non voler difendere la nostra verità, diventando così sordi dell’altro e di noi, scopriamo di ascoltare meglio e veramente, non solo la verità dell’altro e la nostra, ma «qualcosa di nuovo» che è nato «tra noi», in quel luogo fertile dove l’auspicabile dialogo dialogico e non dialettico «fa fiorire la straordinarietà della differenza».

Note
* Patrizia Gioia, milanese, creative/designer e scrittore poeta, collabora attivamente alla diffusione della rivista. Recentemente ha presentato il numero dedicato a «femminismo e interculturalità» a Savona, presso Spazio Gaia, Laboratorio di Arte e Cultura, e a Milano, presso la Libreria Libri e Caffè e presso Spazio Studio, Luogo di Incontro. Ha già in programma altre presentazioni per i numeri successivi. Attraverso le sue iniziative e i seminari organizzati regolarmente dal Centro Coscienza di Milano, InterCulture allarga la cerchia dei suoi lettori.