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Venerdì 19 maggio 2017 ore 20.45
presso il Centro Natura - Sala del camino

via degli Albari 4/a - Bologna

 

collana InterCulture
già rivista dell’Istituto Interculturale di Montreal

presentazione del volume:

Vie di pace
 
intervengono:
Arrigo Chieregatti
direttore della collana

Antonio Genovese
pedagogista
 
Pace è consuetudine e scambio di vita fra gli uomini:
dalla famiglia al clan, al popolo, alla moltitudine delle genti.
Un cammino faticoso, perché l'uomo trova difficile
non mettersi al primo posto
considerando gli altri come vassalli.
Molte sono le vie della pace.
Questo volume ne esplora alcune.

 
scarica il programma dettagliato
 
Indicazioni bibliografiche al n. 2 PDF Stampa E-mail
Recensioni

  • Raimon Panikkar, La realtà cosmoteandrica. Dio-Uomo-Mondo, Jaca Book, Milano 2004, pp. 270; www.jacabook.it.

    Questo libro ha l'umile e perciò coraggiosa ambizione di contribuire a un radicale ri-orientamento della vita umana dopo l'esperienza degli ultimi millenni. Non si può ridurre l'esperienza umana alla memoria biografica del singolo individuo o limitare le forze che muovono la storia ai fattori di una singola cultura o agli eventi di un paio di generazioni passate. L’uomo non si può lasciar sommergere nel suo piccolo mondo come se fosse nato ieri o non ci fossero le stelle. Ma è possibile ai nostri giorni di spiccata specializzazione avere una visione non frammentata della realtà? Raimon Panikkar non esita a sostenere che è possibile anche se non facile. Inoltre rappresenta l'unica alternativa all'apocalisse accelerata che altrimenti si avvicina. Questa alternativa comporta un cambiamento di vita, una metanoia o superamento del mentale - o, detto filosoficamente, del principio di Parmenide. L’Essere non è soltanto Pensiero, è anche Amore. Perciò senza la prassi la teoria è impotente e senza di questa la prassi è cieca. Questo ci porta alla visione cosmoteandrica, che richiede a sua volta un nuovo stile di vita: la secolarità sacra.  Panikkar crede che questo novum che sta emergendo lentamente nella coscienza umana comporti una nuova forma di vivere la realtà: la spiritualità cosmoteandrica, non come negazione della materia o del mondo, ma come trasformazione del senso stesso dell'esistenza.

  • Raimon Panikkar, Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualità della terra, Cittadella, Assisi 1993; www.cittadellaeditrice.com; www.lampidistampa.it (per l’edizione digitale).

    Il terzo millennio si apre all'insegna del pensiero ecologico, che ci ha fatto reimparare il senso dei nostri limiti e ci ha documentato la ribellione della madre terra di fronte ai nostri progetti di crescita illimitata. Eppure il movimento ecologico appare semplicemente come un primo passo verso una sapienza dell'abitare umano (ecosofia) che reintegri le dimensioni del Divino, dell'umano e del cosmico. Non basta considerare ogni zolla di terra come il proprio corpo, occorre recuperare la dimensione di infinito senza la quale l’uomo asfissia, promuovere il dialogo fra la variegata diversità delle culture e delle razze umane. In questo testo Panikkar getta delle pietre di guado verso una nuova saggezza, le cui parole chiave potrebbero essere mistica, politica, pluralismo e secolarità sacra. ‘Ecosofia’ è un neologismo che intende esprimere compiutamente questa nuova saggezza, che recepisce le istanze del movimento ecologico, ma le coniuga con il senso del divino e l’accoglienza dell’umano.

  • Scott Eastham (a cura di), The way of the maker. Eric Wesselow’s ‘Life through Art’ (La via dell’artista. ‘Una vita grazie all’arte’, di Eric Wesselow), University Press of America, New York/Oxford 2002, www.univpress.com.

    Gli articoli raccolti in questo volume furono pubblicati per la prima volta nella rivista Interculture (n.134 dell’edizione canadese), selezionati e curati da Scott Eastham a partire dal lavoro più che ventennale di lezioni e scritti di Wesselow. Gli articoli si incentrano su arte e spiritualità, ma  (come s’addice a un caro amico e ‘compagno esploratore’ di Marshall McLuhan) comprendono anche linguistica, filosofia, studi sui media e sull’educazione. Eric Wesselow dimostra che la dimensione visionaria dell’arte non è solo una visione di un qualche altro mondo, bensì il risveglio dell’artista in ciascuno di noi, favorito dal dono di vedere questo stesso mondo in tutta la sua radiosità.
    “Le vetrate per cui è più conosciuto sono semplicemente un aspetto della produzione creativa supremamente appagante di un artista che ha optato per un gioco significativo piuttosto che per un lavoro senza senso” (Mark Abley, Montréal Gazette).