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In evidenza

 
Venerdì 19 maggio 2017 ore 20.45
presso il Centro Natura - Sala del camino

via degli Albari 4/a - Bologna

 

collana InterCulture
già rivista dell’Istituto Interculturale di Montreal

presentazione del volume:

Vie di pace
 
intervengono:
Arrigo Chieregatti
direttore della collana

Antonio Genovese
pedagogista
 
Pace è consuetudine e scambio di vita fra gli uomini:
dalla famiglia al clan, al popolo, alla moltitudine delle genti.
Un cammino faticoso, perché l'uomo trova difficile
non mettersi al primo posto
considerando gli altri come vassalli.
Molte sono le vie della pace.
Questo volume ne esplora alcune.

 
scarica il programma dettagliato
 
Smettiamo di parlare del villaggio globale PDF Stampa E-mail
di Raimon Panikkar

(...)

L'idea del "villaggio globale" riempie le menti e i cuori di coloro che usano questa espressione della bella sensazione che finalmente si sia raggiunto qualcosa di positivo nel nostro mondo. È una frase ottimistica, che inconsciamente fa sentire bene le persone. Ma è qui che scorgo un inconsapevole colonialismo. Se non possiamo avere un impero globale o una chiesa universale, ci sia almeno concesso di avere un "villaggio globale", che possa servirci da cavallo di Troia per introdurre clandestinamente nel resto del mondo la tecnologia che vogliamo, la "scienza" che professiamo, il sistema che difendiamo.

(..)

L'espressione "villaggio globale" non indica infatti un vero villaggio ma una megamacchina, una rete globale che dipende da tecniche meccaniche e intensive, tutte artificiali e controllate da pochi luoghi privilegiati. Coloro a cui piace tutto questo parlano di "prospettiva globale". Si tratta però di una contraddizione in termini. Non esiste una prospettiva a 360 gradi. Un vero villaggio non pretende di avere una "prospettiva globale". Difende la propria visione, i propri colori, suoni e odori. Un villaggio è un grappolo di case, è un "vicinato", una parola che deriva dal latino vicus e dal sanscrito veshas e che significa casa, abitazione, insediamento di vicini (in spagnolo si dice ancora vecinos).

(...)