Convivere con la contraddizione
di Cesare Faggetti

Venerdì 15 dicembre 2006 si è svolto a Milano presso Centro Coscienza un seminario su «La cultura dei diritti dell’uomo»,  argomento trattato dal n. 5 della Rivista. Il seminario si è  articolato in una introduzione di Arrigo Chieregatti, a cui sono seguiti tre gruppi di ricerca condotti da docenti di Centro Coscienza e, quindi, una conclusione di Chieregatti sui temi e le problematiche emerse.
Sono intervenute più di sessanta persone.
Sono emersi  numerosi argomenti, anche non trattati dalla rivista.  Uno «scottante», in particolare, sollecitato da questa domanda: «Esistono alcuni aspetti di altre culture che suscitano comunque in noi un rifiuto totale, rispetto ai quali ogni istanza di interculturalità (almeno per me) si arresta; esempio classico quello delle mutilazioni genitali femminili. Come non ergersi a giudici senza per questo abdicare a un giudizio di valore?».
Nella risposta Chieregatti si è dichiarato pienamente d’accordo e pienamente in disaccordo: occorre, cioè, mettere da parte il  principio di non contraddizione, proprio della nostra tradizione e non di altre. Occorre poi rendersi conto che vi sono alcuni aspetti della nostra cultura che sono obbrobriosi per altre. Ad esempio il nudo femminile mercificato (pubblicità o audience che siano): da noi è tollerato, accettato. Ma per altri non è così: e si ergono a giudici.  
Abbiamo ragione noi, loro, o entrambi? Occorre pazienza e attitudine a convivere con la contraddizione, consapevoli che ogni sforzo interculturale libera da pregiudizi, fa emergere sempre più l’umano nella sua dignità e nei suoi valori. Ma nulla può essere imposto: ogni emancipazione deve emergere e maturare nella propria cultura e così in essa costituirsi. È una rivoluzione dall’interno, una rivelazione.