Femminismo "sviluppista" e neocolonialismo nell'area andina |
di Frédérique Apffel-Marglin e Loyda Sanchez INTRODUZIONE 1. Femminismo sviluppista in Bolivia 1.1 L'emergere del corpo biologico 2. Conclusione: Il genere e i disegni occulti dello Stato Frédérique Apffel-Marglin è docente di antropologia allo Smith College (Massachusetts). Ha trascorso molti anni della sua vita in India e in Perù, lavorando con diverse popolazioni indigene. In collaborazione con Stephen A. Marglin, economista di Harvard, ha diretto vari progetti di ricerca, criticando il predominio del paradigma moderno della conoscenza, e ha curato per la casa editrice Clarendon la redazione di due libri sull'argomento: Dominating Knowledge: Development, Culture and Resistance (La conoscenza dominante: sviluppo, cultura e resistenza) e Decolonizing Knowledge: From Development to Dialogue (Decolonizzare la conoscenza: dallo sviluppo al dialogo). Nell'ultimo decennio ha collaborato con il Pratec (Proyecto Andino de Tecnologias Campesinas, organizzazione non governativa peruviana), con cui ha pubblicato The Spirit of Regeneration: Andean Culture Confronting Western Notions of Development (Lo spirito di rigenerazione: la cultura andina di fronte alle nozioni occidentali di sviluppo). Loyda Sanchez, boliviana, ha studiato economia all'Universidad Mayor de San Andrés, a La Paz, e pedagogia a Cochabamba. Ex militante dell'E.L.N. ("Esercito di Liberazione Nazionale", il movimento guerrigliero fondato da Che Guevara), ha vissuto in esilio in Cile, Argentina e Perù; negli anni 1976-78 è stata detenuta nelle carceri peruviane dopo essere stata arrestata dal governo militare. Negli anni '80 ha lavorato con diverse ONG boliviane e con varie comunità indigene. Attualmente è coordinatrice del Cai Pacha, una ONG che si dedica all'affermazione culturale delle popolazioni andino-amazzoniche e alla decolonizzazione delle menti. |